118 e Medici di c.a. COMUNICATO CISL MEDICI CONVENZIONATI

Macroscopico errore del territorio trentino da parte dell’operatore del 118 che avrebbe potuto avere ben più pericolose conseguenze se non fosse stato per la professionalità e l’esperienza del medico presente in questa occasione in guardia medica a Denno.

Il professionista ieri sera è stato infatti chiamato erroneamente da un operatore del 118 che evidentemente non conosce neppure la geografia del Trentino, nè tanto meno i Distretti sanitari, ad intervenire a Spormaggiore (zona della Paganella) per un caso di codice rosso che andava gestito dagli infermieri professionali di Trentino Emergenza a bordo delle autolettighe con la regia della Centrale operativa di Trento, oppure dai medici del Punto di Primo soccorso di Mezzolombardo o, in caso di impossibilità, dal medico di guardia ad Andalo invece che obbligare deontologicamente

il medico della postazione di Denno in Valle di Non a recarsi a Spormaggiore,in un intervento di codice rosso.

Con riferimento a questa vicenda la CISL Medici convenzionati del Trentino non può non condannare gli ordini impartiti, da un operatore del 118, impreparato alla conoscenza delle sedi distrettuali di guardia medica ed alla geografia dell’intero Trentino, ad un medico al quale telefonicamente prima ha richiesto l’intervento come urgente ,poi lo ha consigliato, quando oramai era giunto a Spormaggiore, di tornare indietro omettendo un soccorso dovuto da chiunque si trovi a dover agire su una urgenza impartita dal 118.

E condanna anche la politica aziendale che obbliga implicitamente i medici di guardia sul territorio., attraverso il numero ambiguo 118 di Trentino Emergenza, impreparati dalla stessa Azienda che non prevede corsi di formazione a rispondere a ciò, ad intervenire sui codici rossi che non sono di loro competenza per non incorrere in omessi soccorsi a persone in gravi condizioni fisiche.

Poi il Direttore di Trentino Emergenza ci spiegherà che i medici di guardia non sono obbligati ad intervenire ma quando poi c’è il morto a pagare per l’omesso soccorso sono sempre i medici di guardia.Soprattutto la CISL Medici Convenzionati si domanda a cosa servono gli infermieri specializzati del 118 a bordo delle ambulanze diretti dalla regia della Centrale di Trentino Emergenza se poi l’unico risultato è quello di “non senire le parole del medico perchè la linea è disturbata” facendo intervenire nelle zone diverse dalla propria competenza, medici di guardia il cui lavoro è solo quello di continuare di notte l’assistenza dei pazienti che i medici di base attuano di giorno.Informiamo quindi i cittadini che la struttura di Trentino Emergenza, attraverso il 118, fa affidamento non già sugli infermieri specializzati a bordo delle autolettighe ma sulle guardie mediche, non fornite di materiale adeguato alle emergenze, non assicurati a bordo delle ambulanze, sottopagati per un contratto che non prevedeva i codici rossi nè di prendere ordini da operatori maleducati,continuamente sottoposti a sanzioni disciplinari per atti non dovuti, obbligati a reperibilità sovrumane da burocrati aziendali poco elastici, sprovvisti di protocolli operativi provinciali mai decisi dall’Azienda, in spregio al contratto nazionale, e con un Rossi che continua a promettere miglioramenti per la medicina generale mentre in realtà non fornisce alcuna risposta alle criticità che provengono dal territorio in sede di contrattazione provinciale favorendo queste ingerenze degli operatori nei confronti di professionisti medici che andrebbero solo che onorati per l’impegno e la passione che mettono nel loro lavoro sul territorio.A discapito del contratto, delle retribuzioni,della mancanza di tutela in tutti i sensi.

Dr.Nicola Paoli-

Coordinatore Provinciale

CISL Medici Convenzionati