5 ottobre 2021:modificato l’accordo della medicina generale

l 5 ottobre c.a. è stato modificato l’accordo provinciale della medicina generale per dare modo alle associazioni che stanno perdendo la loro natura perchè con meno di tre medici, a causa dei pensionamenti e della mancanza di nuove leve che li sostituiscano, di esistere ancora.Per tale motivo è stata introdotta una modifica anomala che dichiara che “i medici con incarico provvisorio di assistenza primaria possono aderire alle forme associative di cui all’articolo 27 dell’Accordo provinciale vigente, con riconoscimento degli specifici compensi di cui al comma 10 di tale articolo.”

Pur concordando sulla necessità di trovare un sistema per aiutare i nostri medici,non possiamo esimerci dal criticare fortemente questa misura che, di fatto, decreta la fine delle norme e delle regole a cui sottendono gli accordi nazionali e provinciali vigenti.Valicare questo limite,significa creare un pericolosissimo precedente, illegittimo, che non fa altro che distogliere la parte pubblica da quella che, a nostro avviso, dovrebbe essere la sua funzione principale:tenere fede alle Leggi nazionali e provinciali; mantenere fede agli impegni nazionali e provinciali; onorare gli accordi pregressi,attuali e futuri.Soprattutto trovare i giovani e i medici provenienti da altre Regioni d’Italia, che possano essre il serbatoio di coloro che, tra noi, stanno andando in pensione e non solo.

Cisl medici del Trentino ha, attualmente, il suo Segretario Generale impegnato al tavolo ministeriale nazionale permanente della medicina generale come sotricamente oramai, l’unico trentino che sia stato scelto mai a rappresentare 55000 medici di medicina generale nella difficile situazione creatasi dopo il covid19 e con la penuria di medici in questa tempesta perfetta.Il solo trentino che siede, anche, al tavolo trattante Sisac nazionale per il nuovo ACN della medicina generale.Non possiamo, quindi, come Cisl medici, assogettarci a quanto previsto a livello provinciale, pur commprendendo le ragioni e lo stato di estrema difficoltà in cui si sta muovendo la Provincia Autonoma di Trento e l’APSS unica di Trento.”Continueremo”,dichiara il dr.Paoli, “a sostenere le nostre cause ai tavoli nazionali e solo alla firma di essi, daremo il nostro ulteriore apporto alla causa locale.Tornando a valere, un accordo nazionale firmato correttamente da Cisl medici, anche alla provincia di Trento nei limiti del nostro mandato.