Cisl medici non accetta la modifica all’acp della specialistica ambulatoriale interna

Facciamo nostre le ragioni del nostro delegato alla Specialistica ambulatoriale interna, dr.ssa Marchiori, che ci informa che l’Azienda e una delle 2 OOSS di categoria, che non è Cisl medici, ha raggiunto un accordo per la proroga delle visite INC degli specialisti/professionisti per l’anno 2020.I contenuti dell’accordo che non riteniamo convenienti per i nostri iscritti sono i seguenti:

– gli specialisti/ i professionisti (solo quelli che non hanno raggiunto l’obiettivo al 100%) se ne fanno esplicita richiesta,   hanno diritto a proseguire nell’attività fino al termine massimo del 30 giugno 2021. Al conseguimento dell’obiettivo lo specialista/professionista deve comunicarlo al proprio responsabile, all’Uff. Pers. Conv., e al Direttore del Servizio Specialistica. Dal giorno successivo le visite incentivanti saranno conteggiate come valide per l’anno 2021.

Se non si risponde nel termine, oppure se non aderisce alla proroga, l’obiettivo 2020 è consolidato al 31/12/2020 e si procede a eventuale pagamento.

Pertanto, il Progetto Obiettivo VISITE AGGIUNTIVE approvato nel corso del 2013 è prorogato anche per l’anno 2021, come previsto dal vigente ACP.

Peccato che il progetto sia valido solo per alcune branche specialistiche e non per tutte, dato il poco tempo a disposizione per effettuare le visite come indicato nelle modifiche.

La mancata trasmissione del modulo di adesione verrà considerata come NON ADESIONE al progetto con relativa decurtazione economica.

Questo quanto comunica la dr.ssa Marchiori Maura, attuale Delegata al Comitato zonale per la specialistica ambulatoriale, per Cisl medici del Trentino:

“Il sindacato di cui faccio parte CISL medici del Trentino, ha mandato la disdetta a questo progetto obiettivo, su mia richiesta, nell’autunno 2020.
Da 8 anni io non percepisco un soldo di Progetti Obiettivi, perché nel mio orario lavorativo non ho tempo per fare visite aggiuntive, ed ho difficoltà a rimanere nei tempi previsti. So che altri specialisti fanno le INC fuori orario di lavoro.
A questo proposito vorrei rammentare che i Progetti Obiettivi, da contratto, dovrebbero essere svolti in orario di servizio. Nessuna altra categoria di lavoratori svolge i Progetti Obiettivi nel tempo libero, e sicuramente non i nostri Dirigenti che guadagnano sui nostri Progetti Obiettivi (Dott.ssa Materazzo a Trento e Rovereto, Dott. Crestani a Pergine e prima di lui il dott. Menegoni- non conosco i Dirigenti degli altri Distretti)!”
Per chi non è in servizio da tempo remoto, vorrei rammentare alcune peculiarità economiche della nostra categoria. Nel corso del tempo abbiamo perso 2 voci economiche importanti come le PIP (prestazioni di particolare impegno (nel 1997), eg li scatti di anzianità (nel 1997- chi era indeterminato fino al 1996 continua a percepirli). Successivamente sono stati introdotti i Progetti Obiettivi da contrattare a livello regionale, ma alcune categorie di Colleghi come me non riescono a fare quelle attuali in vigore dal 2013.
Pertanto in autunno 2020 ho concordato, a nome di Cisl medici specialisti ambulatoriali, con il il nostro Segretario Generale, dr.Paoli,sentita la Segreteria ed il Comitato esecutivo, di proporre altri progetti obiettivi:
    a)-  compilare in SIO un ANAMNESI REMOTA come Dio comanda (o come ci è stato insegnato all’università). L’anamnesi remota è fondamentale nella nostra professione.
Gli unici medici che si prendono la briga di fare un anamnesi remota sono i cardiologici e gli internisti, e nemmeno tutti perché i neo-specialisti si limitano a fare un copia-incolla di una serie infinita di esami strumentali. A me occupa dai 10 ai 20 minuti a visita fare un’anamnesi remota (ho 30 minuti in totale per utente), che è fondamentale per la mia branca, pena possibili errori diagnostici-terapeutici. Si pensi che per affermazione dell’Ing. Dapor dell’APSS ci sono Utenti con più di 1000 cartelle in SIO: quanto ci vuole per farsi almeno un’idea approssimativa del Paziente?
    b)- un bonus Progetto Obiettivo di routine solo per il semplice fatto di doversi arrangiare in ambulatorio: siamo al punto da poter contare solo parzialmente sul supporto infermieristico. 
Infatti i Caposala fanno girare come le trottole il personale infermieristico tra i vari ambulatori con l’unico risultato che nessun infermiere è realmente e completamente competente ed autonomo in una singola specialità.  Dobbiamo distrarre la nostra attenzione dal Paziente per tener d’occhio l’infermiere quando collabora con noi.  Chi ci rimette è il nostro rapporto col Paziente, ed aumenta il rischio di sbagliare e di trascurare particolari importanti per la salute dell’Utente. I Medici non sono multitasking: se noi specialisti dobbiamo anche fare gli infermieri direi che è corretto ci venga dato uno stipendio aggiuntivo
 
Nella riunione sindacale con APSS durante il periodo Natalizio è emersa l’opportunità di scegliere quale progetto obiettivo fare, mantenendo anche le INC (ogni branca specialistica ha peculiarità diverse) e sono stati contrattati aumenti notevoli di stipendio. 
Tutto ciò non sarebbe poi più stato messo per iscritto. Quello che vedo ora è solo la firma del Dott. Desiderio (altra sigla sindacale) in calce ad un documento per recuperare le INC del 2020.
 
Chiedo a tutti voi, se avete a cuore la nostra situazione economica, di farvi sentire e riferire cose ne pensate.
 
A scopo di esempio, se io facessi in libera professione il numero di visite INC calcolate per me da APSS (94/anno) avrei un introito lordo di oltre 13.000 euro. E’ quello che mi pagherebbe APSS per le INC se mi fermassi a farle nel mio tempo libero? NON credo proprio. Oltre al fatto che il mio tempo libero da anni lo dedico a me stessa.
Dr.ssa Maura Marchiori
Delegata per Cisl medici specialisti ambulatoriali interni
Cardiologa