Cisl medici risponde all’Assessore alla salute Segnana

Prendiamo atto che l’Assessore Segnana non intendeva fare a Trento Sud una aggregazione funzionale come da accordo provinciale e nazionale, bensì un ambulatorio d’appoggio al Pronto soccorso  che così “compromette  la già preoccupante criticità che i cittadini denunciano relativamente al Pronto soccorso”.Ricordiamo alla parte pubblica ed ai cittadini che il contratto dei medici di medicina generale prevedeva e prevede ben altro!
Le aggregazioni dovevano unicamente fare progetti ed avere obiettivi di prevenzione e clinica per le patologie croniche.Eventualmente i medici si rendevano disponibili, in caso di necessità non differibile, a prescrivere ricette ed impegnative a coloro che arrivati in Viale Verona, avevano dimenticato a casa le ricette o le impegnative stesse.Nulla si è mai trattato sullo sgravio del PS cittadino.
Inoltre, se tale era l’idea di Segnana,Bordon e Bardino, non si comprende perchè, invece che in Viale Verona  ora si vorrebbe spostare i medici di guardia convenzionati di Via Paolo Orsi all’interno del Pronto soccorso di Trento per sgravare con i codici bianchi e verdi l’attività di acuzia in capo alla dirigenza medica.Anche qui senza progetto alcuno e scavalcando il Comitato.
In risposta a Bordon,confermiamo che la Provincia è “parecchio indietro rispetto ad altre aree” non per colpa del sindacato, che nel 2013, insieme a Rossi e Ferrario, aveva fatto un accordo innovativo di molti anni avanti rispetto alle altre aree, ma per colpa di chi, nuovo sull’argomento, ha creduto di poter imporsi con la forza  senza passare dai Comitati della medicina generale.
Bordon segnala inoltre che “finire in tribunale quando si vogliono migliorare i servizi è triste per tutti”.I servizi sono sempre migliorabili purchè stando nelle regole della contrattazione e delle norme che sottendono la contrattazione.In un passaggio della sentenza redatta dal dott.Giorgio Flaim si legge che la costituzione dell’”AFT trento sud” è avvenuta sulla base di una definizione del bacino di utenza effettuato da organo diverso (Giunta provinciale) da quello competente, individuato nel Comitato aziendale della medicina generale, previsto dalla contrattazione collettiva (art.28 ter accordo provinciale).  Purtroppo questo scavalcamento dei comitati, stigmatizzato dal giudice, si è reiterato qualche settimana fa quando la Giunta ha modificato con una Delibera il numero di medici di continuità assistenziale  per aprire  due sedi di guardia, a Pieve Tesino e Bezzecca.Da oggi dovranno riflettere se metterlo in pratica visto quanto statuito sull’importanza degli accordi collettivi e dei nostri comitati.I cittadini è giusto che siano soddisfatti, purchè secondo le leggi della democrazia e della attività riferita ai medici di medicina generale. Noi siamo sempre disponibili a dialogare su tutto,con tutti .