Firmato l’accordo integrativo regionale del Trentino per la medicina generale

Accordo provinciale Trentino 2013-cisl medici del trentino

Il nuovo accordo modificato rispetto a quello del precedente dei medici di medicina generale (medici di famiglia e guardie mediche) trentini  firmato il 12 settembre u.s. in Trentino , alla presenza dell’Assessore alla salute dott.Rossi, da parte della nostra organizzazione sindacale in rappresentanza della maggioranza assoluta dei medici di medicina generale del Trentino, è una pietra miliare per la nostra regione  nell’evoluzione della figura del medico del territorio, realizzando le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) previste dal decreto Balduzzi e dalle convenzioni nazionali del 2009 e 2010 .Esse infatti promuovono di fatto l’integrazione dei medici di medicina generale con i servizi socio assistenziale ed ospedalieri, al fine di migliorare il livello di efficienza e capacità di presa in carico del cittadino, attraverso una forma organizzata monoprofessionale che condivida, in forma strutturata, obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit e strumenti informatici.L’accordo presenta altresì aspetti innovativi importantissimi per la sanità trentina, tutti ad isorisorse, unicamente agendo sulla riorganizzazione interna dei Distretti e degli ambiti territoriali di Comunità, per arrivare alla fine ad un migliore utilizzo delle risorse umane e degli assetti organizzativi a vantaggio dei cittadini

La Cisl medici del trentino-Intesa sindacale-, sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale in Trentino, ha affrontato con i fatti e con la dovuta mediazione, in concordia con i sindacati minoritari (FIMMG, SNAMI E SMI), la delicata trattativa con Azienda e Assessorato alla salute, laddove il contratto regionale mancava dal 2007 ed, in alcune parti, addirittura da oltre 12 anni , trovando terreno fertile in un Assessorato coraggioso nello scommettere sull’innovazione più che in passato.

L’accordo modificato oggi prevede la re-distribuzione della quota variabile dello stipendio a fronte del progressivo coinvolgimento dei medici nelle aggregazioni territoriali H 24 e nei processi di appropriatezza e monitoraggio dei pazienti fragili, anziani, cronici, con nuovi ed ulteriori percorsi di presa in carico.Ma prevede anche, nello specifico, il collegamento informatizzato in rete H24 di tutti i circa 400 medici di famiglia e le 150 guardie mediche, l’uso quotidiano della ricetta elettronica, la salvaguardia delle attuali associazioni, l’integrazione ospedale territorio anche grazie alla volontà futura di riordinare l’area dei servizi dell’emergenza con la figura del medico di Emergenza territoriale, fino ad oggi da noi assente.Prevede soprattutto che l’Azienda sanitaria si prenda carico direttamente di erogare al medico di famiglia tutti i servizi oggi sulle nostre spalle, quali la segretaria, l’infermiera, lo studio medico, lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, il materiale di medicazione e le utenze telefoniche.In questo modo tutti i medici trentini risparmieranno sul loro stipendio una cifra che si aggira sui 1500 euro a testa mensili.E già questo è un guadagno importante per tutti noi.Le risorse erano limitatissime, data l’attuale congiuntura negativa del Governo nazionale e delle risorse provinciali, ma le soluzioni adottate dal Trentino, suggerite dal nostro Sindacato, soddisfano tutti, sia la parte pubblica che la totalità dei medici impegnati in questa rivoluzione culturale della medicina del territorio proiettata verso il futuro in linea con le Regioni più evolute e più virtuosamente sensibili all’ attività della medicina generale ed alle esigenze dei nostri cittadini.

Dott.Nicola Paoli

Segretario generale

Cisl Medici del Trentino