Medici e turisti, “BILANCIO OK”

Fassa, protagonisti soddisfatti della sperimentazione negli ambulatori di base
Medici e turisti, «bilancio Ok»

VAL DI FASSA – La sanità è una di quelle questioni attorno alle quali non si finisce mai di discutere. Malattie, acciacchi, medicine: loro mai vanno in vacanza, inseguendo sempre e dappertuttto. Disturbi che si sa, diventano ancor più numerosi, quando si tratta di persone anziane e di bambini. Non meraviglia quindi che nei due mesi appena conclusi, luglio e agosto, siano stati oltre tremila i turisti che si sono rivolti ai medici di base locale. Un servizio innovativo, che ha sostituito la guardia medica turistica, messa in pensione, per così dire dalla pre-intesa firmata nel maggio 2006 fra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale e l’assessore alla Salute, Remo Andreolli. I medici che hanno aderito all’iniziativa hanno dovuto ampliare il loro orario di ambulatorio, recependo 15 euro per ogni visita effettuata, indipendentemente dalla prestazione data. Al rodaggio conclusosi il 31 agosto, quale giudizio viene espresso riguardo a questa nuovo servizio? «Mi pare – osserva il dottor Nicola Paoli – che si possa dire che nei mesi di luglio e agosto il servizio espletato dai medici di medicina generale nei confronti dei turisti, organizzato per quanto riguarda la Val di Fassa dal direttore del distretto, Garibaldi, sia stato ottimamente espletato e portato a compimento con ottimi risultati sia quantitativi che qualitativi». Come hanno recepito e accolto questa novità i diretti interessati, cioè i turisti? «A dispetto di quanti avevano dubbi sulle capacità di onorare e portare a compimento la pre-intesa, i medici di base che hanno aderito all’iniziativa (per la Val di Fassa Salvatore Lapira, Giuseppe Lapira, Antonio Demitri e lo stesso Nicola Paoli, ndr), le attestazione di stima ricevute da parte di turisti in difficoltà fanno di questo servizio innovativo un fiore all’occhiello per una attività più competente e sicura». La Provincia, con tale pre-intesa, ha di fatto risparmiato molto sia sugli affitti degli ambulatori, sia sul materiale di medicazione sia sulla diaria mensile che veniva erogata alle guardie turistiche precedenti. Ora i promotori della sperimentazione si augurano che il suo buon esito sia un incentivo per coloro che in molte valli del Trentino si sono rifiutati di adottarlo. Intanto è già sicuro che in Val di Fassa si riprenderà con l’avvio della stagione turistica invernale.

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