News del 28 novembre 2007

Medici Coordinatori di RSA In seguito al Convegno sulle RSA svoltosi a Riva il 16 novembre u.s., il nostro Segretario Provinciale UIL FPL Medici, Dott.Nicola Paoli ha avvertito la necessità di inviare una richiesta ufficiale, di incontro, nella sede istituzionale preposta, per approfondire le problematiche inerenti i Medici Coordinatori di RSA come previsto nella dichiarazione congiunta del 17.4.2007 che impegnava le parti a decidere e definire, di concerto con l’UPIPA, entro dodici mesi dalla sottoscrizione dell’accordo provinciale,uno schema di contratto tipo per il personale medico con funzioni di assistenza e/o coordinamento in RSA. Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dal Dr.Paoli al Dott.Andreolli. “Egregio Assessore, come Rappresentante Sindacale della più grande Organizzazione Confederale di Medici in Provincia di Trento, sento il dovere di manifestarLe il sentimento di profondo disagio determinato nella categoria dei medici con funzione di assistenza e/o Coordinatori di RSA(più di sessanta) per provvedimenti orientati alla instabilità delle varie figure della categoria stessa attraverso inaccettabili limitazioni della libertà decisionale nonchè per le retribuzioni attuali che non prevedono voci in ordine alle discipline dell’igene sanitaria, nè alla direzione delle attività del personale infermieristico,nè all’approvigionamento dei farmaci e alla loro vigilanza, nè per la reperibilità giornaliera.Tralasciando, per il momento, il mancato diritto alle ferie o alla malattia retribuite, e tant’altro ancora dal punto di vista delle normative vigenti. In queste decisioni calate dall’alto dei Consigli amministrativi delle stesse RSA, con contratti a dir poco miserevoli e senza tutela legale, i medici coordinatori di RSA intravvedono un profondo disprezzo per il loro lavoro particolarissimo e per l’impegno da loro stessi profuso nell’interesse degli anziani e delle persone fragili. La UIL FPL Medici, all’indomani della sottoscrizione dell’Accordo Collettivo provinciale per i Medici di Medicina Generale, e sulla base della dichiarazione congiunta da Lei firmata, chiede di sottoscrivere regole certe in tempi brevi con la professione dei medici Coordinatori di RSA, siano essi Convenzionati per la Medicina Generale, siano essi a tutt’oggi dipendenti a tenpo pieno nelle RSA, per sfruttare fino in fondo le loro enormi potenzialità, non ancora del tutto espresse ma riconosciute da tutti . A tutt’oggi, a fronte delle buone intenzioni da Lei dimostrate sia con la dichiarazione in calce al contratto dei Convenzionati, sia con l’istituzione, insieme alla Scuola di Formazione di Medicina Generale, dei Corsi biennali di Formazione di Medici Coordinatori di RSA e dei relativi Diplomi finali che dovrebbero, nelle intenzioni della Provincia, essere “conditio sine qua non” per l’inserimento degli stessi Medici nei posti vacanti in future APSP, assistiamo ad un indebolimento della figura del Medico che, non solo manca del riconoscimento della doppia valenza di clinica e gestione igenico sanitaria di rilevanza manageriale, con orario specificato per il coordinamento stesso, ma addirittura si trova a gestire più tematiche sensibili e delicate quali l’assistenza agli ospiti, l’igene sanitaria della struttura intera;l’attività del personale infermieristico e di riabilitazione;l’approvigionamento dei farmaci e la vigilanza sul loro utilizzo; la reperibilità di dodici ore a prescindere dalle ore di ambulatorio retribuite, gratuitamente. Tutto ciò condito da aspetti medico-legali di estrema fragilità che a tutt’oggi non sono per nulla nè pesati nè premiati, nè contrattualizzati per le loro spettanze, oltre a sentirsi essi stessi depauperati dalla gestione del budget delle RSA stesse, di cui, a tutti gli effetti, sono attori principali e, nella stragrande maggioranza, messi costantemente in pericolo da contratti a scadenza annuale. Non è nostro compito sostituirci alla politica, ma adoperarci per l’affermazione condivisa e condivisibile di una buona politica sanitaria sul nostro territorio trentino, in cui l’interesse individuale sia sempre più fondato su quello collettivo.Riteniamo pertanto indispensabile,ed urgente, la condivisione di analisi e collegialità di decisioni in Sua presenza, in cui approfondire direttamente questi temi, avendo a cuore non solo la tutela della salute dei nostri cittadini ma parimenti la tutela dei diritti dei nostri iscritti e di tutti coloro che, Medici, lavorano all’interno delle RSA oggi, Aziende per i Servizi alla Persona, domani.