Sulle affermazioni dell’Assessore Zeni in riferimento alle guardie mediche

                                                                 COMUNICATO STAMPA CISL MEDICI DEL TRENTINO
In relazione alle interrogazioni a risposta immediata discusse in aula consigliare nella giornata di ieri,9 maggio 2017,e per la precisione ci riferiamo alla interrogazione,sulla “Compensazione dei servizi nei territori, privati delle guardie mediche”,Cisl medici contesta la risposta dell’Assessore Zeni al Consigliere Walter Viola, in relazione alla presunzione che nessun territorio sia stato privato del servizio di continuità assistenziale.Non sI può giocare sulle parole riguardanti il servizio di c.a! Si sono infatti privati interi territori di una sede di guardia nelle vicinanze di popolazione fragile, non autosufficiente, anziana, ammalta terminale, che necessitavano di punti di primo intervento non lontani, come avviene oggi dopo la riorganizzazione dell’assessore Zeni.
Sulla stabilizzazione del personale di guardia avremo molto da dire, dal momento che ad oggi mancano all’appello il 40% dei medici a tempo indeterminato nel settore delle guardie mediche trentine.
Contestiamo poi l’affermazione di Zeni in relazione all’implementazione dei servizi sul territorio riferiti alle “azioni sulla medicina generale”.In realtà le azioni dell’Assessore Zeni, a tutt’oggi, si estrinsecano in un protocollo a favore della nuova figura dell’infermiere di famiglia o di comunità, mentre la trattativa per la medicina generale è stata da lui abbandonata a se stessa, autorizzando il Direttore Generale Bordon a dichiarare alla Stampa che, nolenti o volenti i medici di famiglia,in maniera del tutto arbitraria, antidemocratica ed antiistituzionale, l’APSS di Trento riorganizzerà il loro servizio con unità di cure primarie sperimentali creando a Trento cavie invece che cittadini.
Dott.Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino